c’era buio e faceva freddo
la notte all’ombra delle spalle
nella incompiutezza del giorno
mi ricordava che avevo diciott’anni
quando iniziarono a sprofondare
i pavimenti ad uno ad uno - poi
l’annullamento – nel nome del Padre
nel nome del figlio nel nome di Dio
infetta imperfezione – e non temerò
rami remoti voci soffuse in un alba
malferma – ecco le cose d’ogni tempo
Maria Grazia Galatà